SISMA EMILIA, NUOVE SCOSSE E NUOVE VITTIME (SUL LAVORO)
Una forte scossa di terremoto è stata avvertita questa mattina alle 9 in tutto il Nord Italia, dalla Lombardia al Veneto, all'Emilia Romagna e fino a Firenze. La terra ha tremato a Modena, Ravenna, Bologna, a Milano, Torino, Padova e Treviso e anche in Valle d'Aosta.
L'epicentro del terremoto è stato in Emilia: i comuni del modenese prossimi all'epicentro Medolla, tra Parma e Ferrara, Mirandola e Cavezzo. E la magnitudo è stata di 5.8 della scala Richter con profondità 9.6 km, secondo i rilievi registrati dall'Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia. In provincia di Modena, secondo quanto si apprende dai Carabinieri di Modena, al momento i morti accertati sono 8. Si tratta di 3 operai morti a San Felice sul Panaro nel crollo di un capannone industriale, stessa sorte per 2 persone morte a Mirandola. Altre due persone sono morte per il crollo della loro abitazione, rispettivamente, a Concordia e a Finale Emilia. Un'ottava persona è deceduta a Rovereto sul Secchia, ma non è ancora chiaro se sia stata stroncata da un malore o dalle conseguenze di qualche cedimento. Sono crollati anche edifici già fortemente danneggiati dalla scossa del 20 maggio scorso. Saltati i collegamenti telefonici dei cellulari. A Bologna, dove per lo spavento la gente si è riversata in strada, sono andati fuori uso i collegamenti telefonici cellulari. A causa della scossa che si è sentita nettamente in tutta la città e anche a San Lazzaro di Savena alcune scuole sono state temporaneamente evacuate. Gli studenti sono stati fatti uscire dalle aule dagli insegnanti in via precauzionale. Il sisma è stato avvertito distintamente in tutto il territorio della provincia di Firenze. In molte scuole fiorentine è scoppiato il panico, sono state interrotte le lezioni e sono stati predisposti i piani di evacuazione, come alla scuola media Pieraccini di viale Spartaco Lavagnini, e in altri istituti cittadini. Come prevede il protocollo, gli alunni della Pieraccini insieme ai professori si stanno incamminando verso il 'punto di raccolta' in piazza Indipendenza. Lo stesso stanno facendo gli alunni e il personale delle altre scuole, verso i rispettivi punti di raccolta. In alcune vie, la gente è scesa in strada dalle proprie abitazioni e dagli uffici, in via precauzionale. Anche tra Padova e Treviso molte persone spaventate si sono riversate per strada, mentre a Milano e hinterland alcuni palazzi, sede prevalentemente di uffici, sono stati fatti evacuare per motivi di sicurezza. A Venezia hanno tremato anche i palazzi del centro storico. Rilevati anche problemi sulla rete telefonica cellulare. La scossa è stata avvertita in modo lieve anche a Torino, soprattutto nei piani alti degli edifici. Molte telefonate ai vigili del fuoco di persone che chiedono informazioni ma al momento non sono stati segnalati problemi o pericoli. Ad Aosta, per motivi precauzionali, sono stati evacuati i piani alti di Palazzo regionale, così come alla sede dell'Inps, tutti i dipendenti e clienti sono stati fatti uscire dall'edificio. (AdnKronos)
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